Le streghe sono sicuramente uno dei simboli più famosi di Halloween! Come tutti ben sappiamo erano delle vere e proprie esperte di erbe.
Le streghe: esperte di erbe e piante allucinogene
Quelle che utilizzavano, erano erbe molto semplici, addirittura banali, utilizzate nella vita di tutti i giorni, come il prezzemolo.
Grazie all’utilizzo delle piante, le streghe parlavano una strana lingua, mostravano disturbi di comportamento e deliravano, insomma, erano “indemoniate”
Ma quali erano le erbe più “incriminanti” utilizzate da queste donne? Senza dubbio il terzetto: belladonna, mandragora e giusquiamo.Con queste piante era facile ottenere effetti allucinogeni, delirio, stati di euforia ed extrasensoriali.
Belladonna: Effetti Allucinogeni e Sedativi
La belladonna, pianta dalle bacche nere e lucide, era famosa per i suoi effetti allucinogeni e sedativi. Le streghe la usavano per provocare visioni, poiché contiene atropina, una molecola che causa midriasi (dilatazione della pupilla) e può indurre uno stato di delirio.
Mandragora: Miti e Potenza delle Radici
La mandragora, con le sue radici dalla forma umana, era considerata magica. Possiede alcaloidi allucinogeni che, in dosi elevate, causano euforia e alterazioni sensoriali, rendendola perfetta per pozioni e unguenti rituali.
Giusquiamo: Trance e Visioni Mistiche
Il giusquiamo, noto per il suo odore intenso, contiene scopolamina, sostanza dal potente effetto narcotico. Utilizzato dalle streghe, induceva uno stato di trance o sonno profondo, alimentando le storie di voli e visioni mistiche.
Scienza o Magia? Come le streghe preparavano gli unguenti magici
Questi effetti non erano dati da parole magiche o infusi in pentoloni e colpi di bacchetta, ma da semplici molecole chimiche. L’estrazione di queste molecole avveniva utilizzando della cenere, da cui si ricavava un’unguento che veniva successivamente spalmato sul corpo..
Altro che streghe, erano delle vere e proprie pioniere della scienza! Infatti, grazie all’utilizzo della cenere le molecole psico-attive si scioglievano nel grasso, che era un ottimo veicolo per l’assorbimento di queste sostanze attraverso la pelle o le mucose
L’unguento era costituito da un mix di varie sostanze tra cui atropina e scopolamina
Atropina: La Molecola Dietro le Visioni
L'atropina è un alcaloide presente in piante come la belladonna, noto per i suoi effetti psicoattivi. Tra le sue proprietà principali, ha un effetto midriatico, ovvero fa dilatare la pupilla, bloccando i recettori muscarinici; provoca anche alterazioni visive e stati di confusione mentale, creando l'effetto di visioni e allucinazioni. Utilizzata dalle streghe nei loro unguenti, l'atropina contribuiva alla percezione di poteri soprannaturali, rendendo le loro esperienze ancora più intense e misteriose.
Questa molecola viene utilizzata ancora oggi ( in soluzioni molto diluite! ) per dilatare la pupilla negli esami oftalmici ( le famose gocce dell’oculista che provocano una visione offuscata!)
Scopolamina: La Sostanza che Induce Trance e Amnesia
La scopolamina, presente nel giusquiamo, è un potente alcaloide noto per i suoi effetti sedativi e narcotici. Questa molecola era spesso usata nei rituali delle streghe per indurre stati di trance profonda e amnesia, contribuendo alle loro esperienze "soprannaturali." La scopolamina provoca disorientamento, sonnolenza e, in dosi elevate, può causare un sonno quasi comatoso. Questi effetti rendevano la scopolamina una sostanza fondamentale per i preparati e unguenti rituali, alimentando i miti di voli e allucinazioni.
Effetti Collaterali e "Poteri" delle Streghe: Gli Effetti dell'Unguento
L'unguento usato dalle streghe, a base di piante psicoattive come belladonna e giusquiamo, induceva effetti collaterali intensi e pericolosi, tra cui allucinazioni, trance profonda e amnesia. Questi effetti contribuivano ai racconti leggendari di voli e incantesimi, alimentando il mito delle streghe e dei loro poteri sovrannaturali.
La sinergia di questi composti provocava nelle streghe la sensazione di cadere, di uscire dal proprio corpo, l’euforia ed alterazioni della realtà. L’ultimo step era un sonno profondo, quasi simile al coma.Ecco spiegato perchè le streghe, dopo aver assunto queste sostanze, davanti ai tribunali, dichiaravano di aver volato!
E così, alla luce delle erbe e delle molecole psicoattive, le leggende sulle streghe ci appaiono sotto una nuova prospettiva: erano figure affascinanti, sospese tra mito e scienza, pionieri inconsapevoli della chimica.
Le loro pozioni e riti, visti oggi, raccontano di un legame profondo con la terra e i suoi segreti. E così, mentre la notte di Halloween si avvicina, forse possiamo riscoprire il fascino di esplorare l'ignoto, sapendo che ciò che sembra magia è spesso scienza in attesa di essere scoperta.
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